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Archivio storico di un giornale non più attivo

CHI ODIA RENZI ?

 

Un viaggio attraverso gli accadimenti degli ultimi due anni per scoprire cosa è cambiato nei sentimenti di alcuni Italiani verso il nostro attuale Premier.



ROMA AI GRILLINI: COLPA DI RENZI?

Durante le ultime amministrative si è detto più volte dovunque che la causa maggiore della perdita di Roma e Torino da parte del Pd fosse semplicemente il nostro Premier.

Noi non ci siamo allineati a questa ipotesi, soprattutto per quanto riguarda Roma, che era una sconfitta annunciata da addebitare prima di tutto alla precedente amministrazione, poi al Pd romano, poi a Mafia Capitale, e infine anche all’allontanamento di alcuni “collettori di voti” , cose su cui abbiamo cercato di offrire una visione un po’ più analitica all’indomani del voto.

RENZI PERDE CONSENSI

Ciò premesso, che l’affetto dei cittadini verso Matteo Renzi sia sceso vorticosamente è indubbio. Quel  41% stava a significare che non era più solo il Pd a sperare in questo ragazzo ma una fascia molto più ampia che di sicuro non votava a sinistra da un bel po’ ma forse anche qualcuno che non aveva mai votato a sinistra, senza per questo essere di destra.  A distanza di 2 anni cosa è cambiato? tutto. Sono i sondaggi a darci i numeri e oggi il Pd e il Governo hanno un indice di gradimento intorno al 31%, quindi un 10% di tonfo secco. Aggiungiamo anche che il flusso di consensi non è di certo stato a senso unico, perché sono molte le persone che si sono avvicinate al giovane di Firenze in epoca successiva  alle Europee ma anche alla sua ascesa a Palazzo Chigi e questo significa che i delusi sono molto di più del 10%.

NON È DISSENSO, È ODIO
Quello che dobbiamo registrare in questa nostra analisi è che parlare di semplice disaffezione o peggio delusione è riduttivo, perché per gran parte dei cittadini si tratta di odio puro.

Vi invitiamo a cliccare sull’immagine di esempio, dove abbiamo raccolto pochi commenti dalla rete, presi abbastanza a caso e senza fare fatica, perché ce ne sono milioni e di molto peggio di quelli che pubblichiamo.

Il problema si presenta con due connotati diversi, vediamo il primo: Renzi ha rovinato l’Italia.

RENZI HA ROVINATO L’ITALIA ?

Cerchiamo di analizzare questa frase che troviamo presentissima in rete come al bar come al mercato. E su questo i fattori da analizzare sono due. 1) L’Italia del 2014 era un eden? era un paese dove tutto funzionava alla perfezione, la crisi non si conosceva, l’occupazione era piena, le pensioni eccezionali, la burocrazia inesistente, le scuole perfette, nessuno rubava, le città sicure, il nostro paese godeva di ottima considerazione in Italia e nel mondo?

Se non si vive nel mondo dei sogni chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale non può che dire che l’Italia tutto era tranne che un Paradiso. Cosa è peggiorato in questi due anni?

I fattori economici non di certo, la crisi c’è ancora e si sente, ma tutti i parametri economici, tutti, hanno registrato un’inversione di tendenza verso un lieve miglioramento. Non sarà molto, ma non può farci dire che  Renzi ha rovinato l’Italia. L’immagine del nostro paese? ne abbiamo parlato con amici che vivono all’estero, soprattutto con quelli che ricoprono alcuni ruoli importanti. Tutti ci dicono la stessa cosa: prima si parlava dell’Italia solo per sfotterla, si parlava delle puttane di Berlusconi e si rideva, per il resto non esisteva. Ora è diverso, se ne parla con rispetto, si parla delle riforme e spesso viene anche presa a modello.

COME ESSERE ODIATI

Ci sono una quantità di leggi approvate che chiaramente possono aver creato un malcontento o essere ritenute inutili, ma di questo parliamo dopo, perché non sono quelle che possono far dire che Renzi ha rovinato l’Italia. Nella nostra breve indagine, ci siamo scontrati con due fattori determinanti e che nulla hanno a che vedere con l’economia.

  1. L’immigrazione: da molti Renzi è visto come quello che ha riempito l’Italia di extracomunitari. Fattore che genera in alcuni cittadini due diverse perplessità, anche se entrambi suggestive. Lo straniero che ruba il lavoro agli Italiani, nonché la sicurezza. I profughi sono visti come probabili svaligiatori delle proprie case, probabili stupratori delle proprie figlie, probabili esecutori di una strage. Non ci soffermiamo oltre su questo fattore che merita studi molto più approfonditi di questo. Ci limitiamo ad osservare che il Premier ha un’unica responsabilità, quella di aver detto: non li butto in mare, dobbiamo accoglierli. Semplicemente dovere, come impongono le regole europee e come recita la nostra costituzione.
  2. La legge sui diritti civili: avete idea di quanti siano gli omofobi nel nostro paese? Ma anche senza essere omofobi, quante persone reputino che non si doveva perdere tempo con un argomento così futile? e quanti dentro lo stesso Pd abbiano ritenuto che non valeva la pena rischiare la tenuta del governo per  sti 4 … ?

In sintesi, un’Italia piena di negri e di froci mano nella mano, è un Italia ROVINATA. Facciamocene una ragione, c’è chi lo pensa e vive con noi e vota assieme a noi.

 

I NEMICI DI RENZI: CHI SONO ?

BREVE VIAGGIO ATTRAVERSO L’AZIONE DEL GOVERNO RENZI

Detto questo, facciamo un passo indietro, perché questa è solo una parte dei cittadini, e probabilmente quella parte che non lo ha mai seguito e allora andiamo a vedere gli altri e facciamolo esaminando alcune delle tante leggi approvate.

BONUS 80€ – BONUS BEBÈ- AGEVOLAZIONI SCUOLA DEI FIGLI

Qualcuno può ritenerli inutili, soprattutto quelli che non  ne avevano bisogno, molti l’hanno chiamati marchette elettorali. Sembra quasi che in un paese che ha elezioni ogni anno, per non essere accusati di voto di scambio chi governa possa fare solo leggi vessatorie. Comunque, almeno apparentemente non dovrebbe scontentare nessuno. Invece no, perché i soldi per pagare queste agevolazioni, che non sono pochi, sono stati presi dalle fasce di reddito alte, ovvero dalle rendite finanziarie e dall’Imu sulle seconde case. Gente inviperita!

Agevolazione sulle ristrutturazioni

Buono no? e no.. perché molti piccoli imprenditori e piccoli artigiani son stati costretti a fatturare, mentre nella norma, concedono uno sconto consistente pur di non emettere fattura.

Agevolazione acquisto case nuove o invendute

Ottimo anche questo no? sicuramente una delle disposizioni che ha fatto ripartire il mercato immobiliare. Ma c’è un però. I piccoli costruttori abituati a fatturare solo la parte mutuata e a prendere in nero la parte contanti, hanno accusato un duro colpo.

Portabilità dei Conti Correnti

Banche imbestialite

CONTRATTI A TUTELE CRESCENTI

Il Jobs Act è stata forse la legge più criticata di questo Governo. In realtà il problema è stato puramente ideologico- simbolico, perché la legge non ha scontentato nessuno.  Con questo contratto almeno per il 2015 le aziende che hanno assunto sono state incentivate, ma per contro il numero di assunzioni a tempo indeterminato è stato enorme.  L’argomento che ha tenuto banco è stato l’art. 18 ed è vero, questi contratti non sono soggetti ad art. 18, ma se teniamo conto che la maggior parte dei lavoratori assunti venivano o da lavoro nero o da precariato selvaggio, di che art. 18 parliamo? Il problema è che i Sindacati ed alcuni esponenti di sinistra hanno fatto credere che l’art. 18 fosse stato eliminato, cosa naturalmente falsa, perché i milioni di dipendenti a tempo indeterminato l’art. 18 lo hanno ancora. La verità si nasconde in un’altra zona, questa legge è stata presa come un attacco al Sindacato, poi non si sa bene perché, ma Madama Camusso così l’ha presa e così l’ha trasmessa. Avete presente quanti sindacalisti ci sono in Italia? superano quasi i lavoratori attivi..

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE

Un grosso guaio per tutti quei tantissimi che normalmente usufruiscono dell’ indennità di disoccupazione mentre svolgono un lavoro in nero o mandano avanti la propria attività privata.

RIFORMA ELETTORALE        

Oggi siamo in un momento incerto per l’Italicum, tra chi vorrebbe cambiarla, chi no. Non sappiamo se il referendum approverà o meno la Riforma Costituzionale e in caso negativo ci troveremmo con due leggi diverse. Però nel nostro caso non ci interessa, siamo qui ad analizzare le reazione del paese verso i provvedimenti di legge.

L’Italicum aveva nelle sue intenzioni quella di abbattere con un solo colpo tutti gli elementi di cui gli Italiani “tutti ” si lamentano da 50 anni. Renzi  quello di altri tempi diceva agli altri partiti: fate qualsiasi riforma volete ma deve avere un requisito: la sera delle elezioni dobbiamo sapere chi ha vinto e governerà. Questa cosa era piaciuta a molti cittadini, prima. Poi però quando i vari tecnici che da anni lavorano su questo studio, hanno deliberato che vista la situazione politica attuale, l’unico modo per garantire governabilità fosse esattamente quello contenuto oggi nell’Italicum, sono iniziati i mal di pancia. È presto detto non hanno digerito il doppio turno e premio, tutti i piccoli partiti, quelli abituati ad entrare in Parlamento anche con un 3%, quelli abituati a contare e condizionare i governi dall’alto dei loro 4 voti. Poi c’è il problema Berlusconi, lui che sempre ha raggiunto maggioranze consistenti attraverso coalizioni con dentro di tutto e di più non ha assolutamente gradito il premio alla lista invece che alla coalizione. Inviperiti!

ABOLIZIONE PROVINCE

Parliamo della Legge Del Rio, perché l’abolizione delle province senza l’approvazione della Riforma Costituzionale se ne va all’inferno e rimane questo stato ibrido e confuso della situazione.

Comunque il solo annuncio ha creato malumore, terrore, insicurezza in tutti i dipendenti delle varie Province, ai quali è stato naturalmente assicurato il mantenimento del  posto di lavoro ma rimane in ballo l’ipotesi dello spostamento ad altro ufficio e gli Italiani si sa come son fatti, acquistano la casa di fronte all’ufficio, ci mettono le radici e vogliono morire lì, guai a prospettargli cambiamenti.

FINANZA

Tralasciamo di analizzare alcuni provvedimenti finanziari, quali  Investment Compact, Minibond, Fondi di Credito, Riforma Banche Popolari, Venture Capital, tutti strumenti a favore delle Imprese e del loro sviluppo, ma riservate a imprenditori onesti e infatti schifate da imprenditori  che usano tutt’altri metodi di sviluppo. Veri malumori li abbiamo però rilevati fra i banchieri. E quando abbiamo a che fare con Banche malsane il rischio è che queste si vedano costrette a ridurre personale. Fino ad oggi non è successo, anche grazie ad alcuni provvedimenti ad hoc, che a loro volta hanno creato altri scontenti.  Insomma anche nel mondo bancario, tira brutta aria.


16LA BUONA SCUOLA

Ne abbiamo parlato a non finire, inutile tornare ad analizzare. La sintesi è semplice: in una riforma complessa è stato inserito un concetto nuovo: il merito. Non è stato digerito, i sindacati ci hanno messo del loro per gettare benzina sul fuoco, ma sta di fatto che gli insegnanti hanno dichiarato a lettere cubitali di non voler essere valutati da nessuno. Hanno riempito piazze, strade, televisioni. Sono di sicuro il numero più elevato di oppositori a questo governo.

SBLOCCA ITALIA

Osteggiata in gran parte da ambientalisti e sinistra estrema. Ma non solo, perché tocca settori lambiti da interessi di soggetti ambigui, quelli che preferiscono operare in assenza di leggi e soprattutto giocare sulla lungaggine burocratica. Una legge molto strumentalizzata, da molti definita attentato al paese. Molti che quando accadono fatti di Genova o di Bari (treno) spariscono o peggio, hanno il coraggio di parlare.

LEGGI 68 / 69 LOTTA ALL’ECOMAFIE – ANTICORRUZIONE

Quando si va ad attaccare Mafia e Corruzione, sembra si penalizzino solo i mafiosi, ma non è così.  Ci sono grosse fette di società civile che vivono di riflesso ad attività mafiose e corruttive, gente che non ha minimamente a cuore che le cose cambino.

RIFORMA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Riforma complessa, ancora tutta da attuare. Riguarda il funzionamento dell’amministrazione pubblica, riguarda i problemi che noi cittadini incontriamo quotidianamente. È chiaro che per entrare nel merito la riforma debba toccare alcuni gangli, alcuni tumori della macchina statale così come l’abbiamo conosciuta in tutta la storia della Repubblica. La legge non è ancora attuata, ma solo l’annuncio ha già creato fermento e malumori  tra i milioni di dipendenti pubblici. Spostiamo l’attenzione  solo per un attimo verso episodi di cronaca e relativo provvedimento del governo facendo una domanda: voi pensate che i furbetti del cartellino siano episodi rari da ricordare assieme al Vigile in mutande? Purtroppo no, se vi capita di dovervi fermare in taluni posti, soprattutto quelli soggetti a turni, fate attenzione e di gente che timbra e se ne va, di gente che timbra due card ne potrete vedere ovunque e numerose.

Pensate che questa gente sia contenta di essere a rischio licenziamento con il nuovo provvedimento?

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Se sentite i Magistrati, lo scontro è nato sulla questione Ferie. Tralasciamo questo fattore, puramente simbolico, che a nostro avviso non conta nulla. Il vero scontro è chiaro che ha come oggetto il punto cruciale della riforma: la responsabilità civile dei magistrati. Un fattore che per la prima volta incrina l’invulnerabilità totale di questa classe. E per invulnerabilità non intendiamo autonomia che c’è e rimane integra, intendiamo l’impunità, il diritto di commettere volutamente o non volutamente errori che rovinano vite umane e senza dover rendere conto a nessuno.

Inviperiti! Stiamo parlando di poche decina di migliaia di persone. Ma non è quello, il problema è la reazione che hanno avuto contro questo governo, il proliferare di indagini campate in aria, tutte verso un’unica direzione, il discredito buttato sull’intera classe politica, ingiustificato. Il tutto con l’aiuto dei soliti media forcaioli e da sempre conniventi. Quelli che ottengono sottobanco gli avvisi di garanzia e le intercettazioni  ancora prima che vengano emessi, per intenderci.

Tutto questo non c’è dubbio che generi  odio diffuso verso la politica governante e consenso verso l’opposizione urlante.  Il risultato è che il leader di questa opposizione, un pluricondannato, criminale, è visto come simbolo dell’onestà, il  Premier mai sfiorato da alcuna indagine della Magistratura, nonostante darebbero se stessi per trovarne il modo, è visto come il simbolo della disonestà.

CONCLUSIONI

Ci fermiamo qui nell’esame delle leggi prodotte in questi due anni, sono talmente tante che servirebbe un libro. Speriamo che gli esempi fatti bastino a rendere l’idea.

L’ITALIA DEI PRIVILEGI

Cosa traiamo da tutto ciò? due cose semplici. Sono decenni che in Italia parliamo di questi problemi, della burocrazia, dei malfunzionamenti, dei privilegi di varie classi e corporazioni, tutti concordi, nessuno escluso che si dovesse mettere mani al problema, prima o poi.

Arriva il momento che qualcuno, in qualche modo mette mani nel pentolone. All’inizio molti applaudono, altri meno, e via via che si toccano argomenti e settori, quelli che applaudono diventano meno, quelli che protestano di più.

Come mai? se qualcuno viene a raccontarvi che il problema è che le riforme sono state fatte male, o come si usa dire, sono un pasticcio, mandatelo tranquillamente a quel paese. Non perché riteniamo che non siano stati fatti errori, non è nostra intenzione entrare nel merito. No, semplicemente perché il 99% di chi dissente da qualsiasi riforma, non l’ha nemmeno letta, non sa nemmeno di che parla e questo potrete verificarlo in ogni momento.

Allora cosa è successo? Semplice, il problema è il solito e molto Italico. Noi siamo sempre arrabbiati con il mondo, manderemmo tutti alla forca, tutti meriterebbero di andare per stracci, a ognuno andrebbe tolto non solo qualche privilegio ma tutto. C’è un solo problema, che tutti sono gli altri, non comprende mai noi.

Fatto semplice, che potrete constatarlo analizzando come il procedere delle riforme sia andato di pari passo con il calo del consenso del nostro attuale Premier.

LA GRANDE RIFORMA CHE CHIUDE IL CICLO

Siamo all’epilogo, oggi siamo alle porte di un referendum su una riforma costituzionale, che tutti ma proprio tutti vogliamo e chiediamo da anni. La vittoria del Sì dovrebbe essere scontata in un paese normale. Invece no, il poter punire un PdC che si è permesso di tagliare alcuni privilegi, supera alla grande il bisogno di riforme che ha questo paese e soprattutto prevaler sull’interesse comune.

Inutile dire che vale quanto detto prima, se vi vengono a dire che NO, la riforma è un pasticcio, non credetegli, non perché la riforma sia il meglio del meglio, ma perché al 99% di probabilità chi ve lo dice non conosce la riforma e se la conosce mente sapendo di mentire.

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