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Archivio storico di un giornale non più attivo

COSA CAMBIERÀ DOPO LE ELEZIONI? NULLA!

Cosa cambierà? Aspettiamo solo di vedere se il duo monnezza (o le due scamorze come le chiama Emma) si ricorderanno ancora tutte le boiate che hanno detto in campagna elettorale.

La realtà probabilmente riporterà tutti con i piedi per terra, forse non si vedranno gli straordinari risultati di alcuni sondaggi, forse sì, ma di fatto con molte probabilità, la quota totale dei due partiti di maggioranza non cambierà rispetto ai risultati delle scorse politiche. I cambiamenti quindi riguarderanno solo travasi interni.

Questo per buona pace di chi manda in fumo qualsiasi politica europea e punta la campagna sull’Italia facendo credere di poter mandare a casa il governo. C’è un misto di truffa e stupidità in tutto questo, ma soprattutto c’è l’inadeguatezza e l’analfabetismo politico degli elettori.

Ignoranza purtroppo che riguarda tutto l’arco costituzionale, assenza di coscienza politica che riguarda tutto lo scibile. Ci sono quelli che hanno votato questo governo e voglio ricordare che ancora lo sostengono. Gente che è stata attratta dagli slogan qualunquistici dei 5S e ha visto in loro quelli che avrebbero potuto elevarli culturalmente dando voce al nulla. Senza dimenticare che, come abbiamo più volte documentato, gli stessi che appoggiavano il Movimento sul tema: “Renzi ha rovinato l’Italia” alle nostre domande sul come e perché, ha sempre risposto: perché ha riempito l’Italia di immigrati.

Non per niente questi oggi trovano più convincente Salvini e si spostano su di lui. Di Maio sembra impazzito, per tentare di recuperare voti, da fascista che è sempre stato si trasforma improvvisamente in Fidel Castro all’amatriciana. E lo fa con i suoi modi, parlando del suo alleato di governo come parlava di Renzi. E intanto Salvini aumenta il tiro e le spara più grosse, perché mentre ruba consensi al suo alleato ne perde dai suoi elettori storici, i quali sono più attenti all’economia che non alle sparate su immigrazione e cannabis. Di questo probabilmente ne gioverà Berlusconi, ma anche l’astensionismo.

In tutto questo si insinua l’assurdità del segretario del Pd che anzi che proporre un’alternativa credibile soprattutto per l’Europa, impronta il tutto sulla criminalizzazione di Salvini e l’avvicinamento a Di Maio.

E non solo, ma a chi si permette di dissentire da questa linea suicida ha il coraggio di dire che i voti vanno tolti a Salvini non al Pd. Come se gli elettori convinti dell’azione del duo monnezza possano essere in qualche modo portati verso il Pd, oggi. E c’è anche chi ci crede a queste assurdità.

Poi certo, c’è anche una minoranza che cerca di guardare più lontano, che ricorda quel 41% delle scorse Europee, si chiede dove sia finito quel 20% di elettori, e che con poco sforzo lo ritrova quasi tutto nell’astensionismo.

Allora forse è quel popolo a cui si dovrebbe porre attenzione, quel popolo che aveva creduto in una nuova era politica, che aveva visto in Renzi un possibile portatore di una politica progressista, liberale. Un popolo che purtroppo ha capito prima di me, di noi, che con un partito incrostato di vecchiume e di vecchi vizi come il Pd, quella politica non sarebbe mai arrivata a compimento.

Oggi dire a quel popolo che si sente liberale, che non votando Pd si portano voti a Salvini è l’idiozia più grande che si possa sentire. Il bacino di voti in cui si cercano voti è popolato di persone che il Pd non lo voterebbero più nemmeno morte. Per questo è vero esattamente il contrario: l’unico modo per contrastare Salvini è quello di riportare al voto gente che non ha votato alle politiche. Rimane comunque il fatto, che non ci sono elezioni politiche in vista, oggi votiamo per l’Europa. Dobbiamo solo scegliere se inviare i nostri voti verso i gruppi sovranisti, o verso i tre gruppi che si contrapporranno a questi: i socialisti, i liberaldemocratici, i popolari.  A Strasburgo fortunatamente Salvini sarà in minoranza, certo sarà il primo in Italia, ma senza che questo cambierà alcunché né in Italia, né in Europa. Quindi concentriamoci sull’Europa e lasciamo perdere le idiozie che ci propinano per conquistare qualche inutile punto in più o in meno che non cambierà niente, tranne qualche interesse personale o lo spunto per i giornalisti per sparare fesserie nei deleteri,  infiniti talk-show.

Se avete dubbi sui flussi di voti e sul bacino di cui parliamo, leggetevi questo articolo.

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