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Archivio storico di un giornale non più attivo

LA BIMBA ROM e una legge su certe armi, da rivedere

Ricordo quando ero bambino, andavano di moda i  fucili ad aria compressa. I figli di chi poteva permetterselo non potevano non possedere un Diana. Ricordo però che le munizioni erano solo gommini. A me sembravano comunque pericolosi, se ti prendevano ti facevano molto male, se ti prendevano in un occhio, ti lasciavano cieco.

Tutto questo me lo ha fatto ricordare il fatto assurdo successo a Roma, in Via Togliatti, dove un funzionario dello Stato, anzi del Senato, ha sparato dalla finestra colpendo e forse rovinandole la vita, una bimba. I notiziari dicono tutti che ha sparato piombini.

Piombini? Sono consentiti? Si, pare proprio di sì. Questo il passaggio della legge:

“Le armi di cui al comma 1 possono utilizzare esclusivamente il funzionamento semiautomatico od a ripetizione semplice ordinaria e sono destinate al lancio di pallini inerti non idonei a contenere o trasportare altre sostanze o materiali.”Amazon vende piombini

In sostanza le munizioni non possono essere attive, ma la legge non limita la qualità del materiale e infatti Amazon le vende tranquillamente, come potete vedere sulla figura.

Un aspetto della legge che forse andrebbe cambiato, ma come non potevamo aspettarci altro dal duo Scajola/Castelli autori del decreto, così non possiamo aspettarci altro da chi invece vorrebbe dotare ogni persona della licenza di uccidere.

Vorrei comunque vedere altri aspetti di quella legge (vedi gazzetta), perché se è vero che legalizza l’acquisto e la detenzione a chiunque di maggiore età, senza alcun tipo di licenza, è anche vero che non liberalizza affatto l’uso. Le armi ad aria compressa possono essere utilizzate solo in luoghi non pubblici ma non possono essere utilizzate nemmeno a casa propria. In pratica si possono usare solo nei poligoni di tiro.

Cosa succederà adesso al delinquente? O pazzo, ma comunque delinquente. È indagato, ma per cosa? Sarà indagato anche per tentato omicidio? Purtroppo dubito. Perché se sarà processato solo per aver contravvenuto alla legge di cui sopra, si prenderà una multa massima di 3000 € e la sua pedina e forse anche la sua coscienza rimarrà pulita.

Ora direte voi, che questo problema legislativo di cui parlo è stato portato alla luce da questo incidente. Attenzione, guardate che non è il primo caso, nella cronaca ne trovate a decine, solo che questo va nelle prime pagine perché oggi serve a sparare su Salvini.

Ho passato in rassegna una ventina di titoli di giornali, 19 contenevano la frase: “è stato un italiano a sparare”. Io questi titoli li trovo razzisti tanto quanto quelli che sottolineano che a commettere un reato è stato uno straniero.

Avvertenza: questa riflessione punta solo l’obiettivo su un vulnus della legge.  Non vuole dire che la bimba è stata ferita per colpa di quel decreto. Un pazzo trova qualsiasi modo per uccidere, un terrorista con furgone fa più morti di un pazzo americano carico di armi acquistate facilmente. Quest’uomo dal suo balcone, se avesse voluto veramente colpire la bimba rom, ed è molto probabile che sia così, anche senza possedere una pistola, avrebbe potuto lanciargli un vaso in testa e dire che era stato il vento.

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