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Archivio storico di un giornale non più attivo

Le uova, i razzisti, la stampa cialtrona e webbeti capre.

Partiamo dall’inizio. Qualche giorno fa pubblico un dialogo immaginario tra un razzista e un antirazzista, più che immaginario, surreale (rileggilo). Tentava di vedere alcuni aspetti della cronaca anche da altri punti diversi.

Perché diversi? Perché da anni ormai impiego tutto il mio tempo libero a sottolineare la cialtroneria dei media, ma anche la cosa gravissima che i cittadini, tutti, di qualsiasi colore siano, si lasciano dettare l’agenda dei loro dibattiti dalla stampa. Anche quando i punti di partenza sono pure bufale.

Allora che succede, che in questa campagna dove la stampa unita criminalizza Salvini su ogni parola che dice e anche che non dice, non perché faccia cose così eclatanti, ma solo per minimizzare o alleggerire la posizione della squadra gialla, in realtà molto più pericolosa di quella verde.

L’uovo all’atleta, era uno di questi episodi. Le forze dell’ordine avevano dichiarato subito che non si trattava di un episodio di razzismo ma di una bravata di ragazzini che loro stavano già cercando da giorni. I titoli dei giornali se ne sono fregati altamente e tutti addosso ai fascisti, razzisti, colpa di Salvini.

In quel nostro articolo, c’era un accenno premonitore. Noi di Politeca, siamo dei disgraziati, senza arte né parte, abbiamo però un fatto che ci contraddistingue, siamo fuori dal gregge. Non leggiamo e non riportiamo articoli di giornale. Di qualsiasi cosa parliamo cerchiamo di documentarci alla fonte.

Noi potremmo scrivere ogni mattina: visto? Che vi avevamo detto?

Inutilmente, non ci si fila nessuno. Il gregge segue solo il fischio del pecoraio e se ti arrischi a uscire fuori dal gregge sei immediatamente tacciato di ogni.

Torniamo all’uovo. Ieri Salvini non può farsi scappare la notizia e  godendo come un porco ci dice che uno dei 3 che ha lanciato l’uovo alla  Osakue è figlio di un Consigliere Comunale del Pd.

Il web in rivolta. Tutti quelli che da giorni urlavano contro i criminali razzisti e nazisti, che andavano carcerati, ghigliottinati e lapidati sulla pubblica piazza per aver tirato un uovo, all’improvvisano si scagliano tutti contro il padre. Reo di non aver saputo educare il figlio, di avere un figlio nazista, criminale, assassino.

Leggi ovunque di arresti, di galera.

Allora cerco di riportare le cose alla realtà. L’atleta poverina, è stata veramente sfigata, per due motivi: 1) per essere stata presa in pieno e non è facile da un’auto in corsa, due per essere stata presa nell’occhio, e direi anche tre, proprio prima di un impegno agonistico importante.

Però torniamo con i piedi per terra, cosa hanno fatto questi 3 criminali? Hanno tirato un uovo.

Io che faccio? Posto una serie di filmati di lanci di uova: uova a Renzi, uova a Salvini, uova di studenti, uova di operai, uova di tifosi. Hanno mai avuto scalpore queste uova? No. Sono semplici uova.

Se qualcuno si fosse preso la briga di guardarli quei video e quegli articoli, avrebbe potuto notare che ognuno di quei lanciatori è stato difeso dalla sua parte, perché l’altro era il nemico e quindi era giusto tirargli uova.

I miei video sono riusciti a far fare questo ragionamento? No. Nessuno però si è preso la briga di chiedermi, perché posti queste cose? No, solo insulti, sei imbecille, cretino, grillino, fascista, e di più.

E sì, perché siamo a questo. Non puoi permetterti di uscire fuori dai binari. La stampa ordina gli argomenti di cui trattare e tu devi seguire il fiume, anche se serve a travolgere te stesso.

Molti mi hanno scritto: ti cancello, ti banno e simili. Io vi ringrazio di averlo fatto. Di amici capre non so che farmene, né io posso essere utile a loro, né tanto meno loro possono essere utili a me.

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