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Archivio storico di un giornale non più attivo

Andiamo avanti perché Politica non è una parolaccia.

In questi giorni Politeca.it compie due anni di vita. Una comunità nata qualche tempo prima per sostenere online il Sì al referendum costituzionale. Era stata un’esperienza interessante attraverso la quale eravamo riusciti a coinvolgere un certo numero di persone che in fondo avevano obiettivi comuni. Per questo avevamo deciso di non disperdere il tutto e di fondare Politeca.it.

Oggi, 4 Dicembre 2018 due anni esatti dopo quel giorno entrato nella storia d’Italia, per noi il giorno più nero della nostra epoca, un evento che ha cambiato tutto. Ha cambiato gli obiettivi. Per trent’anni avevamo sentito solo dire che il paese aveva bisogno di riforme costituzionali, di quelle riforme. E al dunque, quando finalmente avevamo una riforma faticosamente approvata dal Parlamento Italiano, i cittadini decisero che tutto quando avevano chiesto per anni non gli interessava più.

Noi siamo rimasti convinti che quella riforma fosse necessaria, in quanto uno strumento utile a cambiare l’aspetto di questo paese, liberandolo dalle briglie che lo fanno assomigliare a un paese del terzo mondo nonostante sia una delle maggiori potenze industriali. Oggi pensare di riprovarci non è credibile, quel voto ha portato via tutto, le speranze, la buona politica, dando spazio alla non politica, all’incompetenza, all’approssimazione,  e soprattutto all’idea che il domani si fermi a “fra un’ora” e non vada oltre.

Ciononostante noi crediamo che tutto ciò abbia creato un vuoto politico enorme, che ha già visto alle ultime elezioni, un voto disorientato, non convinto, ma soprattutto tanta astensione che non solo è aumentata ma è andata a sostituire quell’astensione storica qualunquista che ha invece trovato il suo perché nel Movimento 5S.

Il vuoto esiste non solo perché il Pd si è svuotato di consensi, ma soprattutto perché non ha più una linea politica. Noi di Politeca rimaniamo legati al nostro progetto che sappiamo essere di molti: un riformismo che coniughi uno sviluppo economico sostenibile, che rafforzi la solidità dello stato, un welfare che soccorra realmente i più deboli, ma soprattutto che non vengano mai meno i principi liberali. Un’utopia? No, non lo è, tutto si può tenere insieme, basta volerlo e basta che qualcuno rinunci a qualche privilegio e mai a diritti.

Per questo noi andremo avanti. Abbiamo dalla nostra quasi un milione di persone raggiunte in due anni, 50.000 lettori che possiamo ritenere abituali. Pochi? Il Fatto Quotidiano ne ha 35.000 …

Però andiamo avanti, Politeca si sta trasformando, fra poche ore vi presenteremo la nuova piattaforma, dove parleremo solo di politica, quella con la P maiuscola, niente partiti, niente tifo. A presto.

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