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Archivio storico di un giornale non più attivo

Se il vostro obiettivo è mandare a casa Renzi, avete sbagliato i calcoli


Premetto che scrivo queste righe non a nome di #Percorsi, non a nome di un partito, ma a solo titolo personale.

La domanda che mi sento fare spesso è: sei Renziano?  non saprei, che significa Renziano?

Sono renziani quelli hanno partecipato al Progetto Leopolda sin dall’inizio? certo, ma ci sono poi quelli che si sono dichiarati tali senza conoscere il progetto. Ci sono i nostalgici democristiani che hanno creduto in una rivalsa nei confronti della componente Ds all’interno del Pd, che sono poi i più delusi perché si son dovuti rendere conto che l’uomo è quanto di più lontano dal concetto di politico democristiano. Ci sono tutti quelli saliti sul carro non appena ha dato modo di capire che vinceva qualcosa. Però ci sono anche quelli arrivati da altri partiti, da destra e da sinistra, che invece hanno abbracciato e condiviso il progetto in pieno.


 

In sintesi, non voglio etichette, però posso raccontarvi il mio Background. Io vengo da sinistra, ho militato nei Ds, ma anche persino nel Pci, pur non essendo mai stato Comunista. Nella metamorfosi non ho aderito al Pd, sono rimasto in finestra. Poi sono stato incuriosito dalla Leopolda, curiosità causata dall’eccessiva sollevazione dall’interno del partito. Dalla curiosità sono passato a seguirli, studiarli, ho seguito tutti i lavori, ho studiato tutti i documenti, ho esaminato tutte le proposte di soluzione date ai milioni di problemi del nostro paese. Un progetto complesso, ma riassumibile in poche righe: la modernizzazione del paese, la pulizia del paese.

Pulizia nel modo di fare politica, alla luce del sole, fuori gli inciuci. Pulizia nella vita comune dei cittadini: eliminare clientelismi, raccomandazioni, privilegi, dare spazio al merito. Poi c’era il metodo, per il mio carattere,  questione irrinunciabile. Il pragmatismo. Se una soluzione si ritiene buona per il bene comune, non importa che mezzi usi per ottenerla o con chi la fai, importa che tu la faccia.

In tutto questo Renzi cos’era e cos’è ? uno che ha avuto l’intuizione di mettere assieme tante anime, tanti cervelli, tante competenze che hanno lavorato in questo progetto. Uno che comunica molto bene ed è stato un ottimo portavoce.

Da Premier ha dimostrato anche di essere un ottimo leader. Quando fu chiamato al Quirinale da Napolitano, tutti noi dicemmo che era pazzo, che non doveva accettare un incarico simile. Quando presentò il governo, dicemmo ancora, è pazzo, come può mai pensare con il peggior parlamento della storia d’Italia e senza una maggioranza a fare riforme tanto ambiziose.

Le ha fatte.

Quindi anche un ottimo leader.

Ora vi chiederete, perché ci dici tutto questo? è semplice. Perché ho l’impressione che a forza di dar retta a 4 cialtroni che parlano da mane a sera nei talk show, non abbiate capito nulla e di certo non è colpa vostra. In questi ultimi giorni in cui sul cielo della politica non si aggirano più i gufi, ma solamente avvoltoi, mi sento chiedere in continuazione: ma se cade Renzi che farete?

Renzi? gli voglio bene, ma che mi frega a me di Renzi? Noi? che farà l’Italia. Dove pensa di andare senza riforme senza legge elettorale, senza maggioranze possibili, senza partiti perché l’unico esistente è il Pd e tutti quanti appassionatamente e calorosamente abbracciati dall’estrema destra all’estrema sinistra, tutti con gli stessi slogan e le stesse frasi stanno cercando di distruggerlo. Dove pensa di andare con gli effetti di un economia che sta appena appena adesso cominciando a dare segni di ripresa dopo il disastro causato da tutti gli ultimi governi, nessuno escluso?

Se siete arrivati fino a questo punto e vi siete sciroppati tutta la pappardella, vi ringrazio, perché il motivo di tutto ciò lo sintetizzo in un consiglio di due righe.

Se Renzi vi sta antipatico, se siete contro la guerra ai privilegi che ha fatto e farà, se fate parte di una qualche corporazione attaccata dalle riforme, se fate parte di uno schieramento politico il quale ha una grande invidia perché st’uomo ha fatto quello che la vostra parte avrebbe dovuto fare, se odiate il suo accento toscano, se lo odiate perché non parla mai di Marx, se lo odiate perché ha fatto le unioni civili. Insomma se tra giugno e Ottobre parteciperete concretamente alla distruzione delle vostre città e alla regressione dell’Italia, solo per mandare a casa Renzi, avete sbagliato i calcoli.

Per noi, che siamo tanti, Renzi ha dei meriti e l’ho detto, ma noi non siamo una religione, non idolatriamo nessuno, e mandando a casa Renzi, avrete mandato a casa un ottimo leader. Ma noi rimaniamo, il nostro progetto rimane, non lo cancellate e noi siamo molti di più di quanto pensiate. E soprattutto rendetevi conto di una cosa, oggi niente è più come prima, vi piaccia o no, non si torna indietro, l’Italia ha cambiato marcia, nonostante gli ostacoli posti soprattutto da quelli che a parole parlano di cambiamento, ma si battono perché nulla cambi.

Quindi, riflettete , ora pensate al bene delle vostre città, a Ottobre cercate di capire bene a cosa state votando, perché la maggior parte di voi ha capito poco (sempre non per colpa vostra).

Poi  penserete a mandare a casa Renzi.

 

ARTICOLO ORIGINALE SU PERCORSI

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