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  • STAFF ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo Logo del gruppo di SVILUPPO ECONOMICOSVILUPPO ECONOMICO 5 anni, 4 mesi fa

    L’IRA DEGLI AUTISTI CONTRO IL GOVERNO

    18 Agosto 2018 – “A noi del reddito de cittadinanza nce frega un cazzo, noi volemo lavorà” Un linguaggio crudo, irriverente, che per assurdo invece ci dice che in questo paese c’è ancora gente sana. Era un manifestante degli NCC che ieri hanno invaso Roma. Qualcuno ha bruciato la bandiera dei 5S, gesto simbolico di persone a cui era stato promesso il mondo e si ritrova a mani vuote. Il tutto verte su un comma di una legge che obbliga gli autisti a tornare in rimessa dopo un servizio. Una roba assurda voluta dal governo Berlusconi per proteggere la potente corporazione dei tassisti. AA

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    • Sembra un problema di cui interessa poco a tutti. Eppure è un altro simbolo di due modi di far politica.
      C’è un pensiero liberale e uno autoritario di concepire le cose, il secondo riguarda sia la destra che la sinistra. Intanto vediamo le incongruenze. La legge parte dal governo Berlusconi, quello che si definiva liberale, ma sempre sottomesso ai voleri dei suoi due luogotenenti Bossi e Fini tutt’altro che liberali, ha fatto le peggiori sconcezze. Il problema era semplice, lo ricorderete tutti Fini a capo degli squadristi fascisti tassisti di Roma, in rivolta per un tentativo fallito di una liberalizzazione da parte del sindaco.
      E veniamo ad oggi, entra in vigore la legge del 2009 e gli autisti Ncc prendono una mazzata incredibile in difesa dei tassisti. Se semplicemente fossero liberalizzate le licenze di taxi e magari si aumentassero i controlli oggi inesistenti, il problema Ncc non esisterebbe.

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