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RENZI HA FATTO MALE A CONGELARE LE DIMISSIONI?

Naturalmente sappiamo bene che non poteva fare diversamente, il senso di responsabilità dello Stato deve sempre prevalere sull’interesse personale.
Proviamo comunque ad esaminare lo scenario immaginario e vediamo perché tutto sommato ci sarebbe piaciuto che le sue dimissioni fossero state presentate ieri stesso e rese irrevocabili.
La motivazione del Presidente della Repubblica è semplice, c’è la Legge di Bilancio che deve passare al Senato, siccome ci sarà ostruzionismo come sempre e nonostante tutto, serve un PdC che ponga la fiducia e la faccia passare.
E però qui ci troviamo davanti a qualche incoerenza. Abbiamo da una parte, un Premier che a detta di tutta l’ignoranza dilagante nazionale non è eletto da nessuno. Purtroppo è una visione confermata dal voto di Domenica. Certo, qualcuno mi chiederà: per caso qualcuno che ha governato l’Italia ha mai avuto il 41% dei consensi ? No. Ma non fa niente, avvaloriamo questa tesi anche se analfabeta.
Dall’altra parte abbiamo un Parlamento regolarmente eletto, l’organo supremo della Nazione, quello che la maggioranza degli Italiani non ha minimamente voluto modificare perché è sacro.
Allora perché non abbiamo lasciato le sorti dell’Italia in mano a loro?
La conseguenza quale sarebbe? è semplice, non c’è bisogno di essere scienziati o politologi. L’Esercizio provvisorio e il rischio di default. L’aumento automatico dell’Iva, il blocco di tutte le leggi in via di attuazione, scordatevi gli 80 euro (lo so per voi sono una mancia, si vede che state bene) gli agricoltori si scordino il taglio dell’Imu, la Sanità si scordi i soldi che sono stati stanziati.
In tutto questo, sempre in questo scenario immaginario, secondo me una cosa, sarebbe terribile ma utile.
In caso di default, tutti i dipendenti statali non riceverebbero gli stipendi.
Terribile per quella parte di dipendenti, onesti, lavoratori, che si fanno in 4 a fronte di uno stipendio contenuto.
Ma vedete, gli Statali, sono i protagonisti di quest’odio violento contro questo governo, e gli insegnanti in prima fila. Cioè, la classe di cittadini che è la più protetta, privilegiata, ma anche la più incapace e lavativa. Sì, parliamo di quelli che rendono la macchina dello Stato, la peggiore in erogazione di servizi di tutti i paesi avanzati, la classe di insegnanti che ha creato un mondo di ignoranti strutturali. Quella che ha prodotto un esercito di laureati che non potranno mai svolgere un’attività seria, quelli che come chance possono solo candidarsi nel Movimento 5 stelle. Quegli insegnanti che hanno commentato a migliaia su miei post e su quelli di Rondolino, con un Italiano improbabile e un linguaggio che non si sente più nemmeno nelle osterie.
Ecco, io credo che a questa categoria, farebbe bene rimanere per qualche mese senza stipendio, così come è successo a molti di noi a causa della crisi, ma mai a loro. Forse capirebbero cosa significa il disagio, forse lo capirebbero veramente, questa schiera di privilegiati che hanno urlato e urlano più di chiunque altro. Altro che deportati.

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