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Basta Teatro, chi vuole il lavoro nero venga allo scoperto

Comunque la si metta, comunque si proceda, il Referendum sui voucher è un’azione scellerata, da parte di un Sindacato che da anni ha smesso di svolgere il suo ruolo, che non rappresenta più nessuno, che da anni fa solo politica e da anni è sempre da parte dell’illegalità contro i lavoratori onesti.

Andare al voto il 28 Maggio significa un costo enorme per il paese, non solo per il costo tecnico, ma per l’inutile campagna di due mesi in un momento così critico e incerto per il paese. Per cosa? Per il nulla.

Adesso probabilmente il governo sarà costretto a unire il referendum alle elezioni amministrative, la Cgil gioisce, perché è l’unica chance che ha per raggiungere il quorum.

Attenzione però, non lasciamoci prendere in giro, le elezioni sono parziali, riguardano il 12.7% dei comuni, quindi il risparmio sul costo del referendum è irrisorio.

Il Governo però sta ancora tentando una riforma dell’Istituto del Voucher, da quello che si legge e che riferisce qualcuno dal Ministero si tratterebbe di limitare l’uso dei voucher alle persone fisiche e alle aziende con zero dipendenti.

Follia pura. Finiamola di dare ascolto a Cesare Damiano, l’uomo che da venti anni crea danni al paese e ai lavoratori. Lui è prima sindacalista e poi politico, e come tutti i sindacalisti, conosce il lavoro dalle scrivanie e dal salotto, ovvero non sa niente.

Intanto ricordiamo che fu proprio lui a istituirli, e lo fece in modo pessimo, perché fu proprio il suo sistema a determinare delle storture, fortunatamente corrette dal Governo Renzi con la tracciabilità. Parliamo di lui perché lo abbiamo sentito ovunque fare l’esempio del Ristorante. Infatti è un ottimo esempio per capire la stupidaggine che dice. Un passo indietro, i ristoratori da sempre e tutti, nessuno escluso, hanno sempre usato mano d’opera aggiuntiva per il sabato, la domenica e ogni evento, quali matrimoni, cresime e simili. Queste aggiunte sono sempre e da chiunque stati pagati in NERO. Solo in tempi recenti, grazie alle azioni di governo sempre più stringenti in questioni fiscali, molti di loro si son trovati nella condizione di non avere più tanta disponibilità di soldi in nero. Questo ha portato i Ristoratori come tanti altri commercianti e artigiani a usare voucher per queste evenienze. Era meglio prima?

Perché noi diciamo che si parla del nulla? La Cgil in suo volantino parla di un milione di lavoratori pagati con i voucher? FALSO! IMPOSTORI!

I voucher utilizzati nel 2016, equivalgono al lavoro di 50.000 lavoratori. Di cosa stiamo parlando? Del nulla!

L’entità in termini di spesa totale annua dei voucher corrisponde allo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia. E per uno 0.23% da mesi e mesi riempiamo tutta l’informazione cialtrona con notizie false e con servizi televisivi falsi, e ora dovremo sorbirci due mesi di campagna di cui il paese non ha alcuna necessità ma serve solo alla Camusso e a Landini per dare un senso alla loro esistenza.

Noi diciamo NO alla correzione della legge.

A questo punto che siano I CITTADINI A PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DI AIUTARE CAMUSSO, LANDINI E DAMIANO A RIPORTARE L’ITALIA AL LAVORO NERO.

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2 risposte a Basta Teatro, chi vuole il lavoro nero venga allo scoperto

  • IO SONO D’ACCORDO IN TOTO I VAUCER HANNO FATTO EMERGERE ALMENO IN PARTE IL LAVORO NERO CHE TORNEREBBE AD ESSERE SOMMERSO IN TOTO

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  • Sono stato un sindacalista, approvo i vaucer. Sono l’unico strumento vero per fr emergere il lavoro nero. Chi li vuole togliere come la CGIL è in totale malafede. Devono rimanere così come sono.

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