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CARI TG DOMANI C’È IL VOTO DEGLI ELETTORI, NON DEI GAZEBO

Posso dire che il titolo giornalistico “domani il voto dei gazebo” mi infastidisce?

Sarà anche un modo di dire, per intenderci, ma non mi piace.

Parlare dei gazebo è come parlare delle primarie di Forza Italia o di quella zona lì, è percepito come il banchetto dove uno passa e mette una firma.

Non rende l’idea dell’enorme lavoro che c’è dietro per mettere in atto questa macchina, enorme, complessa e a volte poco funzionale. L’obiettivo però, in un paese in cui le primarie non sono regolate per legge è quello che siano comunque una cosa seria.

Al Pd converrebbe far firmare chiunque passi, ma non solo. Io penso alle centinaia di persone che ci hanno interpellati in questi giorni, perché non riuscivano a registrarsi, perché hanno sbagliato qualcosa e la macchina si è inceppata. Alla fine non abbiamo dubbi, il numero di quanti avrebbero voluto votare e non potranno è altissimo. Però, amici, non fa niente. Meglio qualche voto in meno, ma la certezza che ogni voto sia vero e cosciente.

Per questo non ci piace parlare del “voto dei gazebo”. I seggi saranno adibiti prima di tutto nei circoli del partito, quelli che coprono un territorio geografico più vasto hanno scelto in totale autonomia altri punti di voto, qualcuno adotterà il sistema gazebo. Nella mia zona per esempio non ci sono gazebo, tutti i seggi sono adibiti in locali al coperto.

Il problema è che una volta data la percezione di un’operazione precaria, domani sera, chiunque vinca, sarà facile per i soliti noti trovare motivazioni bufala per sminuire il risultato.

E vedo anche i commentatori che avranno da dire sul numero dei votanti, e so che saranno gli stessi che non hanno mai trovato nulla da dire sul fatto che si creino candidati sindaco con 50 click ma al Pd si faranno le pulci per il numero, nonostante parleremo comunque di MILIONI e non di decine.

Buon voto a tutti.

 

SE NON SAI COME VOTARE CLICCA QUI

 

Perché sono una cosa seria? Perché sono organizzate come una tornata elettorale vera, perché si vota in un seggio corrispondente al proprio seggio elettorale, si vota muniti di tessera elettorale, perché bisogna firmare un documento con cui si dichiara di essere  elettori del pd, perché se un intruso tenta di votare e viene riconosciuto viene allontanato, perché c’è un controllo pari a quello delle elezioni vere, un Presidente, gli scrutatori, i rappresentanti di lista che controllano il lavoro degli scrutatori, perché si redigono verbali esattamente come nei seggi elettorali. In sintesi, chiunque esprima dubbi sulla validità delle primarie, tranquilli, può essere un cialtrone.

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