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Archivio storico di un giornale non più attivo

Il nostro lavoro inizia oggi, ma finiamola di diffondere il verbo dei cialtroni.

La foto è la stessa del nostro articolo del 3 Aprile (vedi articolo) ma anche il contenuto è lo stesso. Lo scriviamo con forza, noi di Politeca non abbiamo mai fatto mistero di essere sostenitori della linea del Pd del 2013 e lo confermiamo oggi. Non abbiamo però feste ed esultazioni particolari da fare, non abbiamo ricevuto sorprese.

Possiamo solo ribadire quanto detto il 3 Aprile, con due parole che riassumono la storia di questi ultimi mesi.

Questo congresso era inutile, non era necessario, per noi e per le regole del partito.

C’era però una minoranza del partito ma soprattutto ormai da fuori il partito, che non è una fazione politica, ma solo una rappresentanza di una classe dirigente sconfitta dalla storia, che ha visto in pericolo tutti i privilegi guadagnati, tutta la rete del nulla che gli ha garantito per anni, potere, bella vita, senza averne alcun merito tranne quello di aver contribuito a regalare problemi ai cittadini onesti. Quindi sia ben chiaro, non parlo solo del Pd.

Questi personaggi che attraverso scribacchini asserviti avevano fotografato Renzi come un corpo estraneo al Pd e obbligato i cittadini a questa percezione, il 3 Aprile e il 30 Aprile, sono stati sconfessati. Il popolo del Pd ha dichiarato con forza : “siete dei cialtroni, siete riusciti a farci perdere il referendum creando un danno immane al paese, ma noi siamo con lui!”.

Chi vive all’interno del partito non ha avuto nessuna sorpresa di quel 70%, anzi forse servirebbero un paio di note a margine.

  • Quasi tutti noi ci aspettavamo un’affluenza molto, molto minore. La data, voluta fortemente dalla mozione Orlando, era la migliore possibile per non far votare nessuno. La determinazione di centinaia di migliaia di persone che si sono affrettate a registrarsi on-line per votare anche fuori sede è quella che ha consentito un’affluenza che noi avevamo previsto sicuramente minore. Chi però è stato come me ai seggi di località di vacanza sa bene quanti elettori siano stati rimandati indietro senza votare.
  • Chiunque sia stato presente ai seggi, ha potuto notare quanti elettori di partiti di sinistra, dai rifondazione a ex-sel si siano presentati a votare chiaramente per votare contro Renzi. Vi basta poi scorrere un po’ i social per vedere centinaia di dichiarazioni di voto di questi, che non hanno nemmeno il pudore di tacere. Ma non è una novità, perché tutti noi che viviamo la vita di partito, sappiamo bene, che escluse alcune zone, soprattutto di Roma, la linea che io ho sempre chiamato del Pd e non di Renzi, difficilmente nei circoli trova un 30% di opposizione. La linea comune è molto più marcata.

Quindi, niente di nuovo, titoli come quelli del genio del H.P. De Angelis, per cui Renzi perde un elettore su 3, ce lo aspettavamo. I veri perdenti, sono proprio questi opinionisti, questi commentatori, presenti nelle Tv 24 ore al giorno. Non hanno mai capito nulla di nulla e nemmeno hanno intenzione di capirlo adesso. Continuano a truffare i loro lettori e ascoltatori, raccontandogli che Renzi ha comunque perso perché ha votato meno gente. Non si capisce perché i politici quando perdono si dimettono, secondo loro dovrebbero proprio cambiare mestiere, ma questi privilegiati, quando vengono sconfessati e smascherati, continuano a imperversare su ogni media, a scapito delle migliaia di bravi giovani giornalisti che saprebbero fare bene il proprio mestiere e che fanno la fame per poter pagare profumatamente questi cialtroni.

A proposito di cialtroni, mi viene in mente uno dei più titolati, il Giannini che la sera del 30, prevedeva l’azione di Renzi da vincitore. Diceva che praticamente ora il dittatore Renzi, cercherà di escludere i perdenti per avere campo libero e poter fare quello che vuole. Solo un imbecille può fare una considerazione simile, uno che non sa cosa sia la politica, la democrazia e soprattutto non ha la minima idea di quello che succede all’interno di un partito ma ha la pretesa di farsi pagare per raccontarla.

Vediamo quanti errori in una frase: 1) Il segretario ha avuto, ha e avrà il dovere di portare avanti il progetto e le idee che lui ha proposto e per cui ha ricevuto mandato, non quello che vuole lui. Questa è democrazia, cialtroni, non altro. Di anti democratico c’è solo minoranza esigua che ha preteso di imporre le proprie idee, per altro concorrenti alle cause dei problemi del paese, contro la linea votata dai militanti ed elettori. Inoltre sarebbe il caso che questi contrabbandieri di informazione imparassero una buona volta che il Pd è dotato di una serie di organismi di decisione e controllo. I partiti dove il Segretario fa quello che vuole sono tutti gli altri a cominciare da quelli che loro sostengono o con i quali comunque sono clementi  2) Renzi escluderà dai posti chiave elementi di minoranza?  Se questi ignoranti fossero stati a conoscenza della realtà interna del partito e dei suoi elettori, avrebbero saputo che l’unica critica pesante e reale mossa al segretario, non ha certo riguardato il Jobs Act come loro hanno fatto credere, ma la mano troppo leggera verso la minoranza dissenziente che ha occupato ogni mezzo di comunicazione per screditare il proprio partito.

Quel 70% di elettori che ha sfidato la giornata improponibile per mettersi comunque in coda, pagare 2 euro, l’ha fatto per lanciare un messaggio forte, ma anche un avvertimento, che possiamo sintetizzare così:

Caro Matteo, noi siamo con te, con il tuo progetto, con la tua linea politica. Siamo qui proprio per darti forza perché noi non vogliamo più vedere quelle scene disgustose che abbiamo visto nell’ultimo anno, non vogliamo più vedere personaggi che brindano perché il loro partito ha perso la battaglia principale che si era posto.

Io aggiungerei anche un’altra cosa, non sappiamo cosa succederà nel futuro, il referendum ha fatto precipitare il paese in una incertezza che ci porteremo sulle spalle per diversi anni. Sappiamo però che la probabilità che il Pd in qualche modo vada al governo sia alta. Ecco, io credo che il prossimo governo Pd debba essere una compagine compatta e formata da donne e uomini di qualità assoluta. Io non ho nulla da dire sull’azione del governo Renzi 2014 – 2016, ma non posso non notare che con una squadra di governo migliore anche i risultati sarebbero stati migliori. Giusto per fare un esempio calzante senza peli sulla lingua. Un ministro, non qualificato, senza arte né parte, incapace come quello inserito in un posto importante come è il Ministero della Giustizia, solo per ottenere il consenso della minoranza in Parlamento, io NON VOGLIO PIÚ VEDERLO!

Quindi altro che dittatore, si faccia bene attenzione a chi si candida in Parlamento, perché non abbiamo paura a dire che nel 2013 abbiamo contribuito anche noi a formare il peggiore parlamento della storia della Repubblica. E ripeto, questa è l’ultima chance che ci danno gli elettori, poi la parola passa a Beppe Grillo e al vero fascismo quello da fare invidia al ventennio.

Intanto, buon lavoro ai nuovi delegati all’Assemblea Nazionale.

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4 risposte a Il nostro lavoro inizia oggi, ma finiamola di diffondere il verbo dei cialtroni.

  • all’interno del Pd gli sconfitti (Orlando, Emiliano ed i loro accoliti) non hanno nessuna intenzione di abbassare le armi e di combattere per il partito ma, unicamente, di fare la guerra a Renzi. Ne deriva che non si limiteranno ad opporsi a lui, come sarebbe sacrosanto, nell’ambito della dialettica interna per uniformarsi poi alle scelte ed alle decisioni della maggioranza ma continueranno la loro fronda pubblicamente, aggiungendosi agli antagonisti esterni, come già hanno fatto gli scissionisti. Con ciò indebolendo il partito e Renzi. . Occorrerebbe al riguardo una decisa svolta della Segreteria che imponga a tutti, dopo le discussioni e le votazioni interne, di seguire ed appoggiare, pena l’espulsione, la linea e le scelte della maggioranza (come peraltro é regola comune per tutti gli organismi collettivi);

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  • ADRIANO AMATO

    Direi che stiamo sulla stessa linea, grazie.

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  • Sono perfettamente daccordo

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  • Chi non sa perdere. Non merita fiducia. Perché è un potenziale baro. Come nelle carte così nella vita. Via da pd gente così.

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